mercoledì, Aprile 24, 2024

Gli sponsor della generazione antimigranti

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).
Lo scorso aprile sul valico del Monginevro, comune francese dove passa la linea di confine tra Italia e Francia, si è assistito a un evento assurdo quanto foriero di tristi presagi. Il colle è dall’autunno 2017 una delle nuove rotte usate dai migranti per entrare in Francia. Associazioni italiane e francesi aiutano questi ragazzi a passare la frontiera e forniscono loro cibo e abiti caldi.

La cosa non va giù a Generation Identitaire, associazione francese di estrema destra, che sul confine ha organizzato una manifestazione per fermare gli immigrati. Al “no border” dei giovani che vorrebbero vedere realizzato il celebre verso di John Lennon “Imagine there’s no country”, costoro oppongono il “no way” in difesa di un’Europa più pura.

I giovani “identitari”, oltre a manifestare la loro volontà di esclusione, formano delle ronde per fermare chi tenta di passare la frontiera e li segnalano alla polizia. Sul sito di Generation Identitaire si scopre che è stata fondata nel 2012 e si dice: «Chiediamo ai giovani di alzare la testa: contro la feccia, chi vuole colpire le nostre vite e i nostri pensieri, contro la standardizzazione di popoli e culture, di fronte all’ondata di massiccia immigrazione, di fronte a una scuola che nasconde la storia dei nostri popoli per impedirci di amarli… Generation Identitaire è la prima linea di resistenza».

Toni degni del ministero della propaganda diretto da Goebbels e se non bastasse anche il filmato che apre il sito è impressionante: si vedono elicotteri con il logo “Defend Europe-Mission Alpes” che atterrano sul colle, uno schieramento di ragazzi/e in giacca a vento azzurra come in divisa, una colonna di Toyota che risale il colle con le bandiere sventolanti che ricordano tragicamente quelle dell’Isis.  
Le riprese sono magistrali, degne de Il trionfo della volontà di Leni Riefenstahl, un ottimo esempio di comunicazione mediatica.

Nel sito si chiede di finanziare l’associazione. Domanda: chi e quanti sono i finanziatori così da poter mettere in scena una coreografia come quella che si vede nel filmato? Elicotteri, aerei, divise, auto hanno costi elevati, se gli sponsor sono così numerosi ci attende un futuro nero.
(Marco Aime, Nigrizia, 11 giugno 2018)

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