mercoledì, Aprile 24, 2024

“Chi semina armi raccoglie migranti”: A Merano il pacifista tedesco Jürgen Grässlin

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).
 
“Deutschlands wohl prominentester Rüstungsgegner” (Der Spiegel)
Carissime/i, 
condivido con voi l’invito a questo importante ed interessante incontro. Io ci sarò e spero che saremo in tanti… don Paolo Zambaldi
 
Il 31 agosto, alle ore 19 nella sala Urania a Merano, nell’ambito delle iniziative di HRI (Human Rights International) parlerà Jürgen Grässlin: il più “potente” pacifista tedesco in questo momento, il più audace lottatore contro il mercato delle armi, che due anni fa è stato insignito con la laurea honoris causa in utopia dall’Università per il bene comune di Sezano. 
Insieme a lui il coordinatore di Pax Christi nazionale don Renato Sacco
Titolo dell’incontro: “Chi semina armi raccoglie migranti”.
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Chi è (in breve) Jürgen Grässlin?
Jürgen Grässlin è stato definito dal giornale tedesco Der Spiegel “il più coraggioso oppositore all’industria delle armi” .
Coordinatore di una campagna che connette quasi duecento organizzazioni della società civile – Grässlin da anni si batte per svelare le contraddizioni del mercato delle armi in Germania ma in generale in tutta Europa. 
Ha scritto vari libri che dimostrano come la Germania faccia lauti affari in questo ambito vendendo armi a Paesi che non rispettano assolutamente i diritti umani. 
Insignito di premi e lauree honoris causa per il suo coraggio civile, Grässlin continua la sua battaglia contro il mercato delle armi che nella sua riflessione “rappresenta una delle cause strutturali di guerre, impoverimento e carestie nel sud del mondo, effetti delle grandi migrazioni che abbiamo sotto gli occhi – osservano i promotori dell’iniziativa meranese –. Dunque chi semina armi raccoglie migranti”
In Germania le sue denunce fanno tremare i palazzi, anche perché ogni pubblicazione porta con sé le fonti: documenti, cifre, atti sigillati dalle varie commesse militari, accordi commerciali delicatissimi, delibere governative, cronache, resoconti, testimonianze dirette. 
Il suo impegno pacifista e nonviolento si intreccia con la vocazione professionale dell’insegnante: dire al mondo l’enorme contraddizione della democrazia occidentale, da una parte evocare la pace, dall’altra praticare la guerra. “In Germania il mercato delle armi – afferma risoluto Grässlin – non contempla la democrazia”.
(Fonte:  agensir.it)
 
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