giovedì, Aprile 25, 2024

Shekhinah, sorella mia nel vento: una benedizione…

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Shekhinah: Colei che abita, Colei che è un vicino, la Presenza divina che inabita, l’Aspetto femminile di Dio.
Shekhinah è una variante grammaticale della radice ebraica Shin Kaf Nun/shakhan che significa abitare, vivere, inabitare, presenza. (“Concilium” 5/2000)


1. Mi sento sostenuta dall’universo
dalla fonte dove ha inizio ogni vita, fluttuante attraverso il tempo e lo spazio che mi avvolge
dolcemente portata dal vento.

2. Shekhinah! Risana la mia mente e il mio corpo Shekhinah, ti chiamo amica mia, usa i tuoi poteri d’irradiazione aiuta il mio cuore addolorato a guarire.

3. La tua presenza nella mia vita è così sommessa
che a volte dimentico di farti entrare.
Il rifugio del tuo amore mi protegge
Shekhinah, sorella mia nel vento.

4. Shekhinah, sorella mia nel vento ho fiducia nel tuo amore che mi dà pienezza di essere la tua Ruah (spirito) fruscia nel vento le tue ali cullano la mia anima

T. Shekhinah, sorella mia nel vento

Shekhinah, tu sussurro nel vento

Shekhinah, tu spirale nel vento

Shekhinah, sorella mia nel vento.


(Geela Rayzel Raphael 1987)

Tratto da: Le orme del divino sulle strade dell’oggi, a cura dei Gruppi donne Comunità cristiane di base, Roma, Il paese delle donne, 2015, pag. 56.

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