sabato, Aprile 20, 2024

Con gli occhi dei poeti: “Ed è subito sera” di Salvatore Quasimodo (by ELISA_451)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

“Ed è subito sera”

Ognuno sta solo sul cuor della terra

Trafitto da un raggio di sole:

ed è subito sera.

(Salvatore Quasimodo, 53 poesie, Milano, Mondadori, 1996, pag.7)

Mai come oggi ci sentiamo soli… le relazioni sono complicate, ci siamo rintanati dietro le porte chiuse delle nostre case.

Piccole tane dalle quali ci pare sempre più difficile allontanarci, sempre più sconfitti dalle nostre paure.

Non abbiamo più mani ma artigli che trattengono i nostri piccoli o grandi beni, non abbiamo più occhi per ammirare lo splendore del sole, non abbiamo più pensiero che risponda ai nostri perché, forse non abbiamo più neppure un perché che ci turba.

Non abbiamo più dio o spirito o gioia che ci trafigga dandoci un’illusione di eternità.

Ma anche per noi è subito sera. Lo sappiamo. Ma questo pensiero ci offende anziché renderci più liberi.

by ELISA_451

Salvatore Quasimodo (Modica, 20 agosto 1901 – Napoli, 14 giugno 1968) è stato un poeta e traduttore italiano, esponente di rilievo dell’ermetismo.

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