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Educare le forze dell’ordine alla nonviolenza. Una proposta del Centro di ricerche per la pace di Viterbo

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

VITERBO-ADISTA. Le forze dell’ordine siano formate alla conoscenza e all’uso delle risorse della nonviolenza. È la proposta di Peppe Sini, responsabile del Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera di Viterbo, in una lettera indirizzata direttamente alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese.

«Gentilissima ministra dell’Interno – scrive Sini –,

la tragica morte di George Floyd segnala ancora una volta la necessita’ che le forze dell’ordine siano formate non solo – ed ovviamente – al rispetto delle leggi vigenti e dei diritti umani, ma anche alla conoscenza e all’uso delle risorse che la nonviolenza mette a disposizione.

La nonviolenza, come insieme di saperi, di tecniche, di strumenti interpretativi ed operativi di estrema efficacia particolarmente nelle situazioni piu’ critiche e conflittuali, costituisce un patrimonio di conoscenze teoriche e pratiche di immensa utilita’ particolarmente per chi si trova a dover affrontare situazioni di estrema difficolta’ e concreto pericolo.

Proprio perche’ gli appartenenti alle forze dell’ordine si possono trovare a dover agire in situazioni consimili, a maggior ragione sarebbe assai giovevole una loro specifica formazione alla conoscenza e all’uso delle risorse della nonviolenza.

Gia’ in passato in Italia si sono svolte a livello locale alcune esperienze formative in tal senso; ed a piu’ riprese fin dal 2001 sono state presentate alcune proposte di legge a tal fine; e piu’ volte si sono svolti dibattiti pubblici auspicanti tale scelta; su tutto cio’ mi permetto di sottoporre alla sua attenzione alcuni essenziali materiali orientativi che allego in calce a questa lettera.

Tutto quanto precede premesso, vorrei pertanto pregarla, gentilissima Ministra dell’Interno, di voler considerare l’opportunita’ di promuovere un’iniziativa per la formazione delle forze dell’ordine alla conoscenza e all’uso delle risorse della nonviolenza; valutera’ lei attraverso quali specifiche forme.

Naturalmente metto a sua disposizione, qualora le potesse essere utile, l’ulteriore documentazione in merito prodotta, promossa e raccolta lungo oltre un ventennio dal Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera di Viterbo».

 

Adista, 13/06/2020

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